L'etichettatura delle sostanze pericolose
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
1. LE SOSTANZE PERICOLOSE: DEFINIZIONE

question2.GIF (21896 bytes)Con la denominazione di "sostanza pericolosa" si intende, oltre alla sostanza in sé, anche le preparazioni ed i rifiuti pericolosi.
Per sostanza si intende gli elementi chimici e i loro composti allo stato naturale o ottenuti mediante lavorazioni industriali, eventualmente contenenti gli additivi necessari alla loro immissione sul mercato.
I preparati sono, invece, i miscugli o le soluzioni, composti da due o più sostanze.
Tra le sostanze pericolose possono rientrare quelle a volte molto comuni, utilizzate anche nell’uso quotidiano; esse rappresentano un rischio se vengono a contatto con l’organismo umano.
La pericolosità di una sostanza è determinata dagli effetti nocivi che essa ha sull’organismo umano. Alcune sostanze possono presentare dei rischi causati dalle loro particolarità medesime, quali, ad esempio, il rischio d’esplosione, d’incendio o d’infiammabilità. L’esposizione al rischio può essere accidentale, come nei casi ora menzionati, o abituale ovvero quando il lavoratore è esposto con frequenza alla sostanza pericolosa.

2. LE SOSTANZE PERICOLOSE E I LORO EFFETTI SULLA SALUTE DELL’ UOMO

Le sostanze pericolose penetrano nel corpo umano attraverso la pelle, la respirazione o mediante l’ingestione.

Se l’esposizione alla sostanza pericolosa è di breve durata e gli effetti nocivi sull’organismo sono immediati, si ha il caso di intossicazione acuta. L’intossicazione è di lunga durata o cronica se gli effetti della sostanza pericolosa si protraggono per lunghi periodi di tempo, ma l’esposizione ad essa è di minime dosi. In questo caso gli effetti possono manifestarsi anche a distanza di molti anni e sono connessi sia al tipo di sostanza usata, che alla sensibilità dell’uomo per essa.

3. CARATTERISTICHE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

Le sostanze ed i preparati che vengono considerati pericolosi sono:
bulletgli esplosivi;
bulleti comburenti (che a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, provocano una forte reazione esotermica);
bulleti facilmente infiammabili;
bulletgli infiammabili;
bulleti tossici (che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi gravi, acuti o cronici, ed anche la morte);
bulleti nocivi (che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi di gravità limitata);
bulletgli irritanti;
bulletgli altamente infiammabili;
bulletgli altamente tossici;
bulleti pericolosi per l’ambiente;
bulleti cancerogeni;
bulleti teratogeni (che causano anomalie fetali);
bulleti mutageni (di agente chimico o fisico capace di indurre mutazioni genetiche);

4. ALTRE DEFINIZIONI

Oltre alle definizioni di sostanza e preparato, che abbiamo dato sopra, eccone alcune altre che possono essere di aiuto nella comprensione della materia:
bulletimballaggio e confezione: il contenitore o il recipiente di qualsiasi tipo o materiale con il quale la sostanza o il preparato viene immesso sul mercato ed il relativo sistema di chiusura;
bulletetichettatura: l’ insieme delle indicazioni da riportare su apposita etichetta o direttamente sull’ imballaggio a mezzo stampa o rilievo o incisione;
bulletambiente: acqua, aria e suolo nonché i rapporti di tali elementi tra loro e con qualsiasi organismo vivente;
bulletpunto di infiammabilità: temperatura minima in cui, in condizioni normali, si accendono i vapori di una sostanza al contatto con una fiamma;

5. I SIMBOLI DELLE SOSTANZE E DEI PREPARATI PERICOLOSI

bulletesplosivo: una bomba che esplode (E);
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bulletcomburente: una fiamma sopra un cerchio (O);
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bulletfacilmente infiammabile: una fiamma (F);
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bullettossico: un teschio su tibie incrociate (T);
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bulletnocivo: una croce di S. Andrea (Xn);
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bulletcorrosivo: la raffigurazione dell’azione di un acido (C);
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bulletirritante: una croce di Sant’ Andrea (Xi);
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bulletaltamente infiammabile (o estremamente infiammabile): una fiamma (F+);
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bulletaltamente tossico (o molto tossico): un teschio su tibie incrociate (T+);
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bulletpericoloso per l´ambiente: un paesaggio con animali gravemente danneggiati (N).
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I simboli devono essere stampati in nero su fondo giallo-arancione.

6. IMBALLAGGIO ED ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE E DEI PREPARATI PERICOLOSI

Le sostanze ed i preparati pericolosi devono riportare sull’imballaggio o sulle etichette apposte le seguenti indicazioni:
bulletdesignazione o nome commerciale del preparato;
bulletnome e indirizzo completi, compreso il numero di telefono, del responsabile dell’ immissione sul mercato stabilito all´interno della Comunità, che può essere il fabbricante, l’importatore o il distributore;
bulletil nome chimico della/e sostanze presenti nel preparato;
bulleti simboli riportati sopra e le indicazioni dei pericoli che presenta il preparato;
bulletun richiamo a rischi specifici derivanti dai pericoli indicati mediante i simboli. La natura dei rischi specifici, determinati dall’ uso delle sostanze, deve essere indicata con una o più frasi tipo;
bulleti consigli di prudenza pertinenti all’ utilizzazione delle sostanze e dei preparati pericolosi da indicare con frasi tipo. Nel caso in cui sia impossibile apporre le frasi tipo sull’ etichetta o sull’ imballaggio esse devono essere accluse all’ interno dell’ imballaggio medesimo.
bulletil quantitativo nominale (massa nominale o volume nominale) del contenuto nel caso dei preparati venduti al dettaglio.

L’ etichetta che contiene le frasi tipo deve essere apposta su uno o più lati dell’ imballaggio, in modo da essere chiaramente leggibile.

Le dimensioni dell’ etichetta devono corrispondere ai seguenti formati:

Capacità dell’imballaggio Formato dell’etichetta
Inferiore o pari 3 l. 25 X 74 mm.
Superiore a 3 l. 74 X 105 mm.
Superiore a 50 l. 105 X 148 mm.
Superiore a 500 l. Almeno 140 X 210 mm.

Ogni simbolo deve occupare almeno un decimo della superficie dell’ etichetta ed essere di almeno un centimetro quadrato. L’ etichetta deve aderire con tutta la sua superficie all’ imballaggio che contiene direttamente la sostanza.

Nel caso in cui l’ imballaggio porti bene in vista le indicazioni prescritte, l’ etichetta non è obbligatoria.

7. ETICHETTATURA ED IMBALLAGGIO DI SOSTANZE E RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO

L´utilizzo di prodotti contenenti amianto non è più consentito in edilizia sin dal 1994, ma la pericolosità di questa materiale è attestata anche da altre disposizioni legislative a partire dal 1986.
Si è rivelato perciò necessario, negli interventi di ristrutturazione o demolizione, rimuovere quelle parti di edifici, generalmente lastre o manufatti, che contengono amianto e che possono provocare danni alla salute delle persone.

Nei lavori di rimozione ed asporto di lastre o manufatti che contengono amianto è necessario adottare alcuni particolari accorgimenti, che garantiscano la sicurezza dei lavoratori e delle persone che possono venire a contatto con questa sostanza. La ditta incaricata di eseguire i lavori di rimozione e di asporto dei materiali contenenti amianto deve preparare un piano di lavoro, in cui sono contenute le informazioni sulla ditta medesima, le caratteristiche dell´edificio, le modalità dettagliate della rimozione, dell´imballaggio e dello smaltimento della sostanza* (vedi Dlgs. N. 277/91, in particolar modo l´art. 34).
bulletSi ricorda che il piano di lavoro deve essere inviato agli organi di vigilanza della provincia di Bolzano ovvero l´"ufficio aria e rumore", il „servizio multizonale di medicina del lavoro" e l´"ufficio gestione rifiuti", prima dell´inizio della fase operativa.

I manufatti o le lastre che contengono amianto, rimosse dagli edifici, vengono depositati, per il tempo strettamente necessario, in un´area delimitata; essi devono essere racchiusi in teli di polietilene e contrassegnati dalla seguente etichetta:

bulletl´etichetta deve essere alta almeno 5 cm. e deve essere cosi caratterizzata:
bulletlettera „a" in bianco su fondo nero;
bullettesto in bianco e/o nero su fondo rosso.

8. SEGNALE DI RISCHIO BIOLOGICO

Simbolo di rischio biologico

Questo segnale è utilizzato per indicare il pericolo che può derivare dal contatto con agenti biologici ovvero qualsiasi microrganismo, coltura cellulare ed endoparassita che può provocare delle infezioni, allergie o intossicazioni.

Nelle attività per le quali è previsto l´uso di agenti biologici è d´obbligo attenersi a particolari metodi lavorativi, utilizzare i dispositivi di protezione individuale e rispettare le misure igieniche, eseguire le visite mediche preventive e di controllo, nonché effettuare le comunicazioni prescritte e richiedere le necessarie autorizzazioni (vedi Dlgs. 19 settembre 1994, n. 626, titolo VIII, artt. 73-88 e successive modifiche).

Questo simbolo è il simbolo del rischio biologico usato nei segnali di avvertimento, secondo il decreto legislativo n.493/1996

9. IMBALLAGGIO DELLE SOSTANZE E DEI PREPARATI TOSSICI

Le sostanze ed i preparati tossici devono essere contenuti in imballaggi solidi ed ermetici. Gli imballaggi devono essere confezionati e chiusi in modo tale, da impedire che il contenuto fuoriesca; essi devono essere costituiti, inoltre, da materiali inattaccabili dal contenuto e che non formano con esso combinazioni nocive o pericolose. I recipienti che contengono dei preparati pericolosi, venduti al dettaglio, non devono avere una decorazione grafica o una forma che risvegli la curiosità dei bambini o che alimenti confusione nel consumatore.

10. SCHEDA DEI DATI DI SICUREZZA

Il responsabile dell’ immissione di un preparato pericoloso sul mercato, sia esso il fabbricante, l’ importatore o il distributore, deve fornire al destinatario ovvero all’ utilizzatore professionale del prodotto chimico, le informazioni che riguardano il preparato medesimo. Non è necessario fornire la scheda dei dati di sicurezza se i preparati pericolosi offerti o venduti al pubblico sono accompagnati da informazioni sufficienti, che possano consentire agli utilizzatori di adottare le misure necessarie per la tutela della salute (vedi gli articoli 10 e 11 del Decreto ministeriale 28 gennaio 1992 e decreto 4 aprile 1997). La scheda dei dati di sicurezza deve essere redatta in lingua italiana; ciò significa che in Sudtirolo le indicazioni debbono essere date nelle lingue tedesca e italiana, come stabiliscono gli articoli 99 e 100 del D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670.

Le informazioni sono fornite gratuitamente al più tardi all’ atto della prima fornitura del preparato e, successivamente, ad ogni rilevante revisione del prodotto.

11. LA SEGNALETICA DELLE TUBAZIONI CHE CONTENGONO FLUIDI LIQUIDI O GASSOSI

Anche le tubazioni che contengono o servono a trasportare fluidi liquidi o gassosi devono essere muniti dell´apposita etichettatura, per poter identificare il tipo di fluido contenuto (vedi norma UNI 5634-65P).

Le tubazioni che contengono dei fluidi, che è necessario segnalare, possono essere contraddistinte o da colori distintivi di base, là dove è sufficiente individuare soltanto la sostanza, o da colori distintivi di base e indicazioni di codice, nei casi in cui è molto importante conoscere la natura esatta del fluido.

I colori distintivi dei fluidi contenuti nelle tubazioni sono i seguenti:

 

Colori di base Significato
Verde Acqua
Grigio o argento Vapore e acqua surriscaldata
Marrone Oli minerali, oli vegetali e oli animali, combustibili liquidi
Giallo ocra Gas allo stato gassoso o liquefatto (esclusa l´aria)
Violetto Acidi e alcali
Azzurro chiaro Aria
Nero Altri liquid

12. COLORAZIONI DISTINTIVE PER LE BOMBOLE CHE CONTENGONO GAS COMPRESSI

Le bombole che contengono i gas indicati nell´elenco riportato qui di seguito, devono avere una zona verniciata con un colore distintivo (vedi, a questo proposito, la norma UNI 4045/59).

Nome del gas Colore
Per usi medici e industriali
Anidride carbonica Grigio
Aria Bianco e nero
Azoto Nero
Ciclopropano Arancione
Elio Marrone
Etilene Viola
Ossigeno Bianco
Protossido d´azoto Blu
Miscela di ossigeno e anidride carbonica Bianco e grigio
Miscela di ossigeno ed elio Bianco e marrone

 

Nome del gas Colore
Per soli usi industriali
Acetilene disciolto Arancione
Ammoniaca Verde
Cloro Giallo
Idrogeno Rosso

La zona colorata deve avere un´altezza di circa 100 mm. ed essere applicata o sull´ogiva, per le bombole che contengono gas per usi medici, oppure sia sull´ogiva che sul corpo cilindrico, per le bombole che contengono gas ad uso esclusivamente industriale.

Le bombole che contengono ciclopropano devono essere interamente verniciate col colore distintivo; sul corpo cilindrico deve essere apportata, in vernice bianca, la scritta "ciclopropano".

Le bombole che contengono delle miscele di gas e per le quali il colore distintivo è doppio, com´è indicato nello schema, uno dei due colori deve essere applicato o su due quarti opposti di ogiva - o su due quarti opposti della zona colorata distintiva.

Ad eccezione delle bombole per ciclopropano, la superficie esterna della bombola non interessata dalla zona con i colori distintivi indicati nello schema, puó portare un qualsiasi altro colore purché in contrasto con tutti quelli precisati.

13. I PRINCIPI GENERALI DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI NELL’ USO DI SOSTANZE PERICOLOSE
bulletOgni recipiente contenente una sostanza pericolosa deve essere provvisto di un’ etichettatura a cura di chi lo predispone.
bulletIl fornitore deve predisporre per l’ utilizzatore una scheda con i dati sulla sicurezza.
bulletE’ necessario censire le sostanze pericolose, cercare di limitarne l’ impiego e sostituire le sostanze pericolose con quelle meno pericolose.
bulletLa composizione delle sostanze pericolose deve essere conosciuta (mediante dati scritti o informazioni verbali).
bulletOgni lavoratore deve conoscere i rischi legati all’ uso delle sostanze pericolose ed agli effetti che esse possono avere sulla sua salute e le modalità e le precauzioni nel loro impiego.
bulletLimitare il numero dei lavoratori esposti agli effetti delle sostanze nocive e rispettare i tempi d’esposizione.
bulletPrevedere i mezzi di protezione collettiva (aerazione e purificazione del locale, mezzi di rilevamento) e, quando ciò non sia possibile, ricorrere ai dispositivi di protezione individuale.

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Indice rischi