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Testo
Unico in materia di salute e sicurezza
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Allegato X (art. 68, comma 1) PRESCRIZIONI GENERALI PER LA SEGNALETICA DI SICUREZZA |
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1. Considerazioni preliminari 1.1. La segnaletica di sicurezza deve essere conforme ai requisiti specifici che figurano nel presente allegato. 1.2. Il presente allegato stabilisce tali requisiti, descrive le
diverse utilizzazioni delle segnaletiche di sicurezza ed enuncia norme
generali sull’intercambiabilità o complementarietà di tali segnaletiche. 2. Modi di segnalazione 2.1. Segnalazione permanente La segnaletica destinata ad indicare l’ubicazione e ad
identificare i materiali e le attrezzature antincendio deve essere di tipo
permanente e costituita da cartelli o da un colore di sicurezza. 2.2. Segnalazione occasionale 2.2.1. La segnaletica di pericoli, la chiamata di persone per
un’azione specifica e lo sgombero urgente delle persone devono essere fatti
in modo occasionale e, tenuto conto del principio dell’intercambiabilità e
complementarità previsto al paragrafo 3, per mezzo di segnali luminosi,
acustici o di comunicazioni verbali. 3. Intercambiabilità e complementarità della segnaletica 3.1. A parità di efficacia e a condizione che si provveda ad una azione specifica di informazione e formazione al riguardo, è ammessa libertà di scelta fra: un colore di sicurezza o un cartello, per segnalare un rischio di inciampo o caduta con dislivello; segnali luminosi, segnali acustici o comunicazione verbale; segnali gestuali o comunicazione verbale. 3.2. Determinate modalità di segnalazione possono essere utilizzate assieme, nelle combinazioni specificate di seguito: segnali luminosi e segnali acustici; segnali luminosi e comunicazione verbale; segnali gestuali e comunicazione verbale. 4. Colori di sicurezza 4.1. Le indicazioni della tabella che segue si applicano a tutte le segnalazioni per le quali è previsto l’uso di un colore di sicurezza.
(cartelli vedi dettaglio) 5. L’efficacia della segnaletica non deve
essere compromessa da: 5.1.2. non utilizzare contemporaneamente due segnali luminosi che
possano confondersi; 5.2. cattiva progettazione, numero insufficiente, ubicazione irrazionale, cattivo stato o cattivo funzionamento dei mezzi o dei dispositivi di segnalazione. 6. I mezzi e i dispositivi segnaletici devono, a seconda dei casi, essere
regolarmente puliti, sottoposti a manutenzione, controllati e riparati e, se
necessario, sostituiti, affinché conservino le loro proprietà intrinseche o
di funzionamento. I segnali luminosi o acustici devono essere reinseriti immediatamente dopo ogni utilizzazione. 10. Le segnalazioni luminose ed acustiche devono essere sottoposte ad una
verifica del buon funzionamento e dell’efficacia reale prima di essere messe
in servizio e, in seguito, con periodicità sufficiente.
PRESCRIZIONI GENERALI 1. Caratteristiche intrinseche 1.1. Forma e colori dei cartelli da impiegare sono definiti al punto 3, in funzione del loro oggetto specifico (cartelli di divieto, di avvertimento, di prescrizione, di salvataggio e per le attrezzature antincendio). 1.2. I pittogrammi devono essere il più possibile semplici, con
omissione dei particolari di difficile comprensione. A > L2/2000 1.5.2. Per le caratteristiche cromatiche e fotometriche dei materiali si rinvia alla normativa di buona tecnica dell’UNI. 2. Condizioni d’impiego 2.1. I cartelli vanno sistemati tenendo conto di eventuali ostacoli, ad un’altezza e in una posizione appropriata rispetto all’angolo di visuale, all’ingresso alla zona interessata in caso di rischio generico ovvero nelle immediate adiacenze di un rischio specifico o dell’oggetto che s’intende segnalare e in un posto bene illuminato e facilmente accessibile e visibile. Ferme restando le disposizioni del presente testo unico, in caso
di cattiva illuminazione naturale sarà opportuno utilizzare colori
fosforescenti, materiali riflettenti o illuminazione artificiale. 3. Cartelli da utilizzare 3.1 Cartelli di divieto Caratteristiche intrinseche: – forma rotonda; – pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo, con un inclinazione di 45º) rossi (il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello).
3.2 Cartelli di avvertimento Caratteristiche intrinseche – forma triangolare
———-(1) In assenza di un controllo specifico per alta temperatura. 3.3 Cartelli di prescrizione Caratteristiche intrinseche: Pittogramma bianco su fondo azzurro (l’azzurro deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello)
3.4 Cartelli di salvataggio Caratteristiche intrinseche – forma quadrata o rettangolare
Direzione da seguire (segnali di informazione addizionali ai pannelli che seguono)
3.5 Cartelli per le attrezzature antincendio Caratteristiche intrinseche: – pittogramma bianco su fondo rosso ( il rosso deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello)
Direzione da seguire (cartelli da aggiungere a quelli che precedono) PRESCRIZIONI PER LA SEGNALETICA 1. I recipienti utilizzati sui luoghi di lavoro e contenenti sostanze o preparati pericolosi di cui ai decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo 2003, n. 65, e successive modifiche ed integrazioni, i recipienti utilizzati per il magazzinaggio di tali sostanze o preparati pericolosi nonchè le tubazioni visibili che servono a contenere o a trasportare dette sostanze o preparati pericolosi, vanno muniti dell’etichettatura (pittogramma o simbolo sul colore di fondo) prevista dalle disposizioni citate. Il primo comma non si applica ai recipienti utilizzati sui luoghi
di lavoro per una breve durata nè a quelli il cui contenuto cambia
frequentemente, a condizione che si prendano provvedimenti alternativi
idonei, in particolare azioni di informazione o di formazione, che
garantiscano un livello identico di protezione. – sostituita da cartelli di avvertimento previsti all’allegato parte B che riportino lo stesso pittogramma o simbolo; – completata da ulteriori informazioni, quali il nome o la
formula della sostanza o del preparato pericoloso, e da dettagli sui rischi
connessi; 2. La segnaletica di cui sopra deve essere applicata come segue: – in forma rigida, autoadesiva o verniciata. 3. All’etichettatura di cui al punto 1 che precede si applicano, se del caso, i criteri in materia di caratteristiche intrinseche previsti alla parte B, punto 1.4 e le condizioni di impiego alla parte B, punto 2, riguardanti i cartelli di segnalazione. 4. L’etichettatura utilizzata sulle tubazioni deve essere
applicata, fatte salvi i punti 1, 2 e 3, in modo visibile vicino ai punti
che presentano maggiore pericolo, quali valvole e punti di raccordo, e deve
comparire ripetute volte.
PRESCRIZIONI PER LA SEGNALETICA DESTINATA 1. Premessa Il presente allegato si applica alle attrezzature destinate in via esclusiva alla lotta antincendio. 2. Le attrezzature antincendio devono essere identificate mediante
apposita colorazione ed un cartello indicante la loro ubicazione o mediante
colorazione delle posizioni in cui sono sistemate o degli accessi a tali
posizioni. La superficie in rosso dovrà avere ampiezza sufficiente per consentire un’agevole identificazione. 4. I cartelli descritti alla parte B devono essere utilizzati per indicare l’ubicazione delle attrezzature in questione.
PRESCRIZIONI PER LA SEGNALAZIONE DI OSTACOLI E DI PUNTI DI PERICOLO E PER LA SEGNALAZIONE DELLE VIE DI CIRCOLAZIONE 1. Segnalazione di ostacoli e di punti di pericolo 1.1. Per segnalare i rischi di urto contro ostacoli, di cadute di oggetti e di caduta da parte delle persone entro il perimetro delle aree edificate dell’impresa cui i lavoratori hanno accesso nel corso del lavoro, si usa il giallo alternato al nero ovvero il rosso alternato al bianco. 1.2. Le dimensioni della segnalazione andranno commisurate alle
dimensioni dell’ostacolo o del punto pericoloso che s’intende segnalare.
2. Segnalazione delle vie di circolazione
2.2. L’ubicazione delle strisce dovrà tenere conto delle distanze
di sicurezza necessarie tra i veicoli che possono circolare e tutto ciò che
può trovarsi nelle loro vicinanze nonchè tra i pedoni e i veicoli. PRESCRIZIONI PER I SEGNALI LUMINOSI 1. Proprietà intrinseche 1.1. La luce emessa da un segnale deve produrre un contrasto luminoso adeguato al suo ambiente, in rapporto alle condizioni d’impiego previste, senza provocare abbagliamento per intensità eccessiva o cattiva visibilità per intensità insufficiente. 1.2. La superficie luminosa emettitrice del segnale può essere di
colore uniforme o recare un simbolo su un fondo determinato. 2. Regole particolari d’impiego 2.1. Se un dispositivo può emettere un segnale continuo ed uno intermittente, il segnale intermittente sarà impiegato per indicare, rispetto a quello continuo, un livello più elevato di pericolo o una maggiore urgenza dell’intervento o dell’azione richiesta od imposta. La durata di ciascun lampo e la frequenza dei lampeggiamenti di
un segnale luminoso andranno calcolate in modo da garantire una buona
percezione del messaggio, e da evitare confusioni sia con differenti segnali
luminosi che con un segnale luminoso continuo.
PRESCRIZIONI PER I SEGNALI ACUSTICI 1. Proprietà intrinseche 1.1. Un segnale acustico deve: b) essere facilmente riconoscibile in rapporto particolarmente alla durata degli impulsi ed alla separazione fra impulsi e serie di impulsi, e distinguersi nettamente, da una parte, da un altro segnale acustico e, dall’altra, dai rumori di fondo. 1.2. Nei casi in cui un dispositivo può emettere un segnale acustico con frequenza costante e variabile, la frequenza variabile andrà impiegata per segnalare, in rapporto alla frequenza costante, un livello più elevato di pericolo o una maggiore urgenza dell’intervento o dell’azione sollecitata o prescritta. 2. Codice da usarsi Il suono di un segnale di sgombero deve essere continuo. PRESCRIZIONI PER LA COMUNICAZIONE VERBALE 1. Proprietà intrinseche 1.1. La comunicazione verbale s’instaura fra un parlante o un emettitore e uno o più ascoltatori, in forma di testi brevi, di frasi, di gruppi di parole o di parole isolate, eventualmente in codice. 1.2. I messaggi verbali devono essere il più possibile brevi,
semplici e chiari; la capacità verbale del parlante e le facoltà uditive di
chi ascolta devono essere sufficienti per garantire una comunicazione
verbale sicura. 2. Regole particolari d’impiego 2.1. Le persone interessate devono conoscere bene il linguaggio utilizzato per essere in grado di pronunciare e comprendere correttamente il messaggio verbale e adottare, in funzione di esso, un comportamento adeguato nel campo della sicurezza e della salute. 2.2. Se la comunicazione verbale è impiegata in sostituzione o ad
integrazione dei segnali gestuali, si dovrà far uso di parole chiave, come: <$>\hskip -3cc<$>
PRESCRIZIONI PER I SEGNALI GESTUALI 1. Proprietà Un segnale gestuale deve essere preciso, semplice, ampio, facile da eseguire e da comprendere e nettamente distinto da un altro segnale gestuale. L’impiego contemporaneo delle due braccia deve farsi in modo
simmetrico e per un singolo segnale gestuale. 2. Regole particolari d’impiego 2.1. La persona che emette i segnali, detta “segnalatore“, impartisce, per mezzo di segnali gestuali, le istruzioni di manovra al destinatario dei segnali, detto “operatore“. 2.2. Il segnalatore deve essere in condizioni di seguire con gli
occhi la totalità delle manovre, senza essere esposto a rischi a causa di
esse. 3. Gesti convenzionali da utilizzare Premessa: |
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Allegato IX: Schema per l’inventario dei rischi per l’impiego dei dispositivi di protezione individuale | Collegamenti Indice testo unico in materia di salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro |
Allegato XI: Carichi | www.zenomoretti.com Guarda anche nel sito: per discuterne |