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ZONA LAVABO

A  Lavabo: altezza massima mm 800
B  Specchio: altezza compresa tra mm900 e      mm 1.700
C  Maniglione e corrimano orizzontali:      altezza max mm 800

ZONA WC

D  Maniglione verticale: distanza consigliata      da WC mm 1.100
E  Sanitario WC/bidet: altezza max mm 500
F  Distanza minima dell'interasse WC dalla      parete laterale: min. mm 400
G  Distanza consigliata sostegno di      sicurezza laterale dall'interasse WC: min.      mm 00

ZONA DOCCIA

H  Maniglione e corrimano orizzontali: H      max. mm 800
I  Dimensione minima piatto doccia a filo      pavimento: mm 900 x 900
L  Seduta sedile doccia: H max. mm 500

 

 

 

 

 

 

Obiettivo dei decreti (D.P.R.) n. 384/78 e 236/89 il cui campo di azione nonché le indicazioni tecniche di riferimento sono contenute nella circolare ministeriale L.L. P.P. n. 1669, è quello di regolamentare le condizioni di vivibilità e sicurezza di ogni ambiente abitativo, sia pubblico che privato.
Ciò che in particolare interessa la presente analisi è la disciplina e la regolamentazione dei requisiti ritenuti indispensabili per la sicurezza dei servizi igienici riservati ai Disabili.

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 D.P.R. 384/78
Norme tecniche per le strutture pubbliche d'uso collettivo.

ACCESSI E PERCORSI ORIZZONTALI
 
Porte:
85 cm luce netta minima, la maniglia ad un'altezza di 90 cm

 
Corridoi e passaggi:
 

150 cm larghezza minima
Devono essere assenti variazioni di livello, che possono essere superate mediante rampe.


LOCALI IGIENICI

Dimensioni:
Minime dimensioni 180 cm X 180 cm
 

Porte:
85 cm luce netta minima
Apertura verso l'esterno
WC:
Posto nella parte opposta all'accesso.
L'asse della tazza deve essere posto ad una distanza minima di 140 cm dalla parete laterale sinistra e ad una distanza minima di 40 cm dalla parete laterale destra.


Lavabo:
Deve essere posto preferibilmente nella parete opposta a quella cui è fissata la tazza WC
lateralmente all'accesso.
Il piano lavabo deve essere posto ad un'altezza di 80 cm dal pavimento.
Il lavabo deve essere del tipo a mensola.
Le tubazioni di carico e scarico dell'acqua devono essere sotto traccia per evitare ingombri sotto il lavabo.
La rubinetteria deve avere il comando a leva.


Specchio:
Deve essere posto sopra il lavabo in una zona compresa tra 90 cm e 170 cm d'altezza.

Corrimano:
Il locale deve essere provvisto di un corrimano orizzontale continuo fissato lungo l'intero perimetro del locale (escluso lo spazio interessato dal lavabo e dalla porta).
Il corrimano deve essere fissato all'altezza di 80 cm dal pavimento e ad una distanza di 5 cm dalla parete
Altro corrimano deve essere previsto all'altezza di 80 cm fissato nel lato interno della porta per consentire l'apertura a spinta verso l'esterno
Due corrimani verticali fissati al pavimento e al soffitto: il primo deve essere posto, a sinistra (per chi entra) della tazza WC ad una distanza dall'asse di 40 cm e dalla parete posteriore di 15 cm; il secondo, deve essere posto a destra (per chi entra) della tazza WC a 30 cm dal bordo anteriore della tazza e di 15 cm dalla parete laterale destra.
I corrimani devono essere realizzati in tubo di acciaio da un pollice, rivestito e verniciato con materiale plastico.

Campanello elettrico:
Deve essere del tipo a cordone, posto in prossimità della tazza WC.

 

 

 

 

D.M. 236/89

Il decreto 236/89 introduce per la prima volta i concetti di accessibilità, visibilità e adattabilità:sono criteri progettuali che discriminano in maniera precisa il tipo di intervento a seconda delle tipologie abitative.

ACCESSIBILITA'
Rappresenta il grado più alto di utilizzo dello spazio costruito. Per accessibilità s'intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l'edificio e le sue singole unità immobiliari, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
La normativa prevede che debba essere garantita l'accessibilità:
per i percorsi esterni e le parti comuni di tutti gli edifici e, inoltre, che sia accessibile   almeno il 5% degli alloggi di edilizia residenziale sovvenzionata (con un minimo di un'unità immobiliare per ogni intervento);
per gli ambienti destinati ad attività sociali (come quelle scolastiche, sanitarie, culturali,   sportive, ...);
per gli edifici sedi di aziende o imprese soggette alla normativa sul collocamento   obbligatorio;

 

Nelle strutture destinate ad attività sociali e limitatamente ai servizi igienici, il requisito s'intende soddisfatto se almeno un servizio igienico per ogni livello utile dell'edificio, è accessibile alla persona su sedia a rotelle.
Negli edifici sedi di aziende e imprese, invece, deve poter essere accessibile almeno un servizio igienico per ogni nucleo di servizi igienici previsto.


VISITABILITA'

Con questo termine si vuole indicare un più ridotto grado di fruibilità dello spazio, limitando l'accessibilità ad alcune parti dell'edificio (quelle di relazione e i locali igienici).
Ogni unità immobiliare, qualsiasi sia la sua destinazione deve essere visitabile in particolare gli edifici residenziali (di cui non sia già stata richiesta l'accessibilìtà).
Questo criterio si ritiene soddisfatto se:
una persona in carrozzina può raggiungere gli alloggi; accedere alla zona soggiorno pranzo e ad un servizio igienico.
Nei luoghi di lavoro; servizio ed incontro sono visitabili gli spazi in cui il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta.
Nel locale igienico, la persona in carrozzina può arrivare in prossimità del lavabo e del WC (anche senza l'accostamento laterale per la tazza WC e frontale per il lavabo).


ADATTABILITA'

Per adattabilità si intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
Questo criterio non stabilisce pertanto dei requisiti dimensionali da attuare al momento, quanto la possibilità di garantire in futuro la completa accessibilità.
Detto criterio si applica a tutti gli edifici per i quali non sia già richiesta l'accessibilità o la visitabilità.
Nei casi di adeguamento è consentita l'eliminazione del bidet e la sostituzione della vasca con una doccia a pavimento al fine di ottenere anche senza modifiche sostanziali del locale, uno spazio laterale di accostamento alla tazza WC e di definire sufficienti spazi di manovra.

Le prescrizioni che andremo ora ad elencare garantiscono la soddisfazione del criterio di accessibilità.

 

 

 

ACCESSI E PERCORSI ORIZZONTALI:

Porte:
luce netta minima della porta di accesso di ogni edificio e di ogni unità immobiliare deve essere
di almeno cm 80; quella delle altre porte deve essere di almeno cm 75,
l'altezza della maniglia deve essere compresa tra 85 e 96 cm (consigliata cm 90)


Corridoi, percorsi:
larghezza minima 100 cm
non devono presentare variazioni di livello; in caso contrario devono essere superate mediante rampe.

Si devono prevedere ogni 10 metri allargamenti atti a consentire l'inversione di marcia e la larghezza del corridoio deve comunque essere tale da garantire il facile accesso, per una persona con sedia a rotelle, alle unità ambientali da esso servite.

SERVIZI IGIENICI

Criteri generali:

Devono essere garantite le manovre di una sedia a rotelle necessarie per l'utilizzazione degli apparecchi sanitari.

Deve essere garantito lo spazio necessario per l'accostamento laterale della sedia a rotelle alla tazza WC e, ove presenti, al bidet, alla doccia, alla vasca da bagno, al lavatoio, alla lavatrice.

Deve essere garantito lo spazio necessario per l'accostamento frontale al lavabo che deve essere del tipo a mensola.

Devono essere dotati di opportuni corrimano e di un campanello d'emergenza posto in prossimità della tazza e della vasca.

Dare preferenza a rubinetti con manovra a leva.

 


 

MINIMI DIMENSIONALI CHE DEVONO ESSERE RISPETTATI

Lo spazio necessario all'accostamento e al trasferimento laterale della sedia a rotelle alla tazza WC e al bidet (dove previsto), deve essere minimo di cm 100 dall'asse dell'apparecchio sanitario.

Lo spazio necessario all'accostamento della sedia a rotelle alla vasca deve essere minimo di cm 140 (lungo la vasca stessa), con profondità minima di cm 80.

Lo spazio necessario all'accostamento frontale della sedia a rotelle al lavabo deve essere minimo di cm 80 misurati dal bordo anteriore.

Lavabi:
Il piano superiore deve essere posto a cm 80 dal piano di calpestìo

Deve essere sempre senza colonna con sifone preferibilmente del tipo accostato o incassato a parete

WC e bidet:
Devono essere preferibilmente del tipo sospeso.

L'asse della tazza WC o del bidet deve essere posto ad una distanza minima di cm 40 dalla parete laterale.

Il bordo anteriore deve essere posto a cm 75/180 dalla parete posteriore.

Il piano superiore a cm 45/50 dal calpestìo.

Qualora l'asse della tazza o bidet sia distante più di 40 cm dalla parete, si deve prevedere, a cm 40 dall'asse dell'apparecchio sanitario un maniglione o corrimano per consentire il trasferimento.

Doccia:
Deve essere a pavimento.
Deve essere dotata di sedile ribaltabile e doccia a telefono.

Corrimano:
Negli alloggi accessibili di edilizia residenziale sovvenzionata deve essere prevista l'attrezzabilità con maniglioni e corrimano orizzontali e/o verticali in vicinanza degli apparecchi: il tipo e le caratteristiche devono essere conformi alle specifiche esigenze riscontrabili successivamente all'atto dell'assegnazione dell'alloggio e posti in opera in tale occasione.
Nei servizi igienici dei locali aperti al pubblico è necessario prevedere e installare il corrimano in prossimità della tazza WC, posto ad altezza di cm 80 dal calpestìo, e di diametro cm 3/4; se fissato a parete deve essere posto a cm 5 dallo stesso.

 

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